Cilento: tra borghi, siti archeologici, grotte e tanto altro!

Grande

La Costiera Cilentana, in Campania, non lontano dalla Costiera Amalfitana, è anche chiamata semplicemente Cilento perché c'è molto di più di una semplice costa. Con le sue alte montagne, fiumi, gole, città, siti archeologici, grotte e, naturalmente, spiagge, non ottiene davvero il merito che dovrebbe.

Tanti sono i borghi storici e di mare dove si può ancora assaporare la tradizione del luogo; i paesi più famosi che meritano sicuramente una visita sono Agropoli, Castellabate, Santa Maria di Castellabate, Acciaroli che ispirò Hemingway, Palinuro, Camerota, Pisciotta, Punta Licosa, Caselle in Pittari, Teggiano, Padula, Felitto, Vatolla, Castelcivita, Roccacilento e Castelnuovo Cilento.

E c'è di più, in Cilento si trova un paese completamente abbandonato chiamato Roscigno Vecchia. Il borgo antico di Roscigno è una vera e propria Città Museo dove si trova il primo Museo della Civiltà Contadina. Passeggiando per le vie interne del paese si possono vedere gli interni di alcune delle case più fatiscenti. Gradini che salgono agli ingressi ai piani superiori e strade in pietra. Una visita è d'obbligo!

Il Cilento è famoso soprattutto per i suoi 3 principali siti archeologici: Paestum, con tre templi greci ancora in piedi e affacciati su ciò che resta dell'antica Posidonia e il suo Museo Archeologico Nazionale.

Il Sito Archeologico di Velia che custodisce i resti di una colonia greca divenuta municipio romano.

Ultima ma non meno importante La Certosa di San Lorenzo o di Padula la prima Certosa ad essere costruita in Campania. La Certosa è uno dei complessi barocchi più splendidi d'Italia. Si estende su una superficie di circa 52.000 mq. ed è composto da 3 chiostri, un giardino, un cortile, una chiesa e una biblioteca.

Non molti sanno che ci sono due importanti grotte in questa zona.

Partiamo dalle Grotte di Pertosa che sono molto interessanti dal punto di vista paletnologico, studi recenti hanno dimostrato che la cavità era abitata nell'età medio-bronzo. Per il numero di pentole e giare che servivano come bollitore per il latte e utensili tipici di quell'epoca, si presume anche che gli abitanti fossero per lo più pastori e vivevano su zattere. Questi reperti si trovano oggi nel Museo Etnografico Preistorico di Roma, nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nel Museo Provinciale di Salerno.

Le grotte sono visitabili, la prima parte è visitabile con una particolare imbarcazione trainata da un cavo d'acciaio, che serve per raggiungere il resto del percorso pedonale.

Nel Cilento troviamo anche le Grotte di Castelcivita; sono lunghi circa 4800 m e costituiscono uno dei più grandi complessi speleologici dell'Italia meridionale. Il sistema di cavità sotterranee si apre a 94 m slm, tra le sponde del fiume Calore e il versante sud-occidentale dei monti Alburni, una volta entrati nelle grotte si è subito portati in un suggestivo scenario di cunicoli, ampi spazi e strozzature scavato dall'azione millenaria dell'erosione carsica.

Quindi sì, la costa del Cilento è bellissima e ospita alcune delle spiagge più famose d'Italia, ma come potrete vedere, c'è molto di più ed è un luogo perfetto da visitare tutto l'anno.